5.0 crediti

Disturbi del sonno in eta' pediatrica

Medico chirurgo, Farmacista   

durata prevista: n. 5 ore

data fine evento: 31/12/2017

|   n° ID 6-177248   |

 

descrizione:

Nella prima infanzia i disturbi del sonno prevalenti sono rappresentati dai risvegli notturni e dalle difficoltà ad addormentarsi, che rientrano nelle dissonnie e che possono condurre anche a situazioni di vera e propria insonnia. Le dissonnie sono definite da sonno inefficiente ed insufficiente e comprendono condizioni secondarie a cause organiche quali disturbi respiratori connessi ad adenoidi e ipertrofia delle tonsille e cause estrinseche quali l’insonnia precoce. Senz’altro il più frequente disturbo del sonno è l’insonnia primaria. Con questo termine si intende una riduzione oggettiva del tempo di sonno con conseguente maggiore irritabilità del bambino. Viene a mancare ovviamente nell’infanzia il criterio soggettivo di non trarre sufficiente riposo dal sonno che è essenziale nella diagnosi di insonnia dell’adulto. Il primo obiettivo dell’inquadramento sarà quello di capire se c’è realmente una riduzione significativa delle ore di sonno totale o se si tratta di errata valutazione della madre. A tale scopo sarà possibile suggerire di oggettivare le ore di sonno, di riposo o di eccitazione, con l’ausilio di un diario. Dopo aver escluso le possibili cause organiche, come una sindrome dolorosa, sarà utile indagare eventuali fattori socio-familiari (assenza di calma, errori alimentari, ipo od iperstimolazione materna, caratteristiche dell’ambiente). Nella seconda infanzia cominciano a fare la loro comparsa le parasonnie caratterizzate da comparsa di comportamenti specifici. In tal caso vanno messe in diagnosi differenziale con una patologia psichiatrica associata, nevrotica o psicotica e con crisi epilettiche. Le principali parasonnie sono rappresentate da pavor nocturnus, sonnambulismo, sonniloquio, movimenti del capo ed incubi notturni. Una carenza di sonno nei bambini non solo ha influenza negativa sull’equilibrio dell’intera famiglia. Particolare interesse recentemente hanno sollevato gli studi che dimostrano un aumentato rischio di obesità nei bambini che hanno l’abitudine di dormire poco (<7 ore di sonno). La maggior parte degli studi sostengono la tesi che la riduzione di sonno influenzi l’assunzione di cibo, mentre gli effetti sulla spesa energetica non sono conclusivi.

PROGRAMMA:

PROGRAMMA • Variazioni fisiologiche del sonno legate all'età
• Fisiologia del sonno
• Disturbi del sonno
• Dissonnie
• Insonnie primitive e secondarie
• Ipersonnie
• Parasonnie o parossismi non epilettici del sonno
• Disturbi del sonno secondari
• Conseguenze dell'insonnia
• Cenni di terapia

Reponsabile scientifico:

Dott.ssa Silvia Scaglioni

Pediatra ed Endocrinologa

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docente:

Dott.ssa Silvia Scaglioni

Pediatra ed Endocrinologa

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obiettivi:

OBIETTIVO FORMATIVO TECNICO-PROFESSIONALE N°10

Epidemiologia - prevenzione e promozione della salute – diagnostica – tossicologia con acquisizione di nozioni tecnico-professionali

requisiti:

PRE-REQUISITI COGNITIVI

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